sabato 13 marzo 2010

Lettera aperta a Carlo Alberto Tesserin

Salve Sig.Tesserin,
Le voglio spiegare il motivo per cui non accetterò la Sua richiesta di amicizia su Facebook.
Tralasciando il fatto che non La conosco personalmente, che già di per se sarebbe ragione sufficiente, le ragioni sono: prima di tutto perché la sua richiesta giunge clamorosamente vicino alle elezioni regionali, facendola quindi assomigliare molto più a propaganda elettorale che una sincera richiesta di amicizia, snaturando completamente la natura del social networking e, in luce del fatto che la sua è una richiesta politica, Le dirò anche che il partito che Lei rappresenta non merita il mio rispetto, un partito che fa parte di un sistema corrotto e che applaude l'ex senatore Di Girolamo che ruba milioni di euro dalle tasche della povera gente quando viene, a malincuore per il partito, espulso dal Parlamento, un partito che ha come leader una persona di dubbia moralità che, per quanto sia ancora incensurato ma con due amnistie alle spalle e procedimenti archiviati in attesa di essere riaperti o andati in prescrizione, prescrizione che proprio in una legislatura in cui aveva la maggioranza è stata decurtata del 20%.
Io non abito più a Chioggia, ho lasciato l'Italia due anni fa per fare una esperienza lavorativa nel Regno Unito; all'inizio credevo che la voglia di lasciare la mia città e vivere in un'altra nazione derivi da una mia particolare predisposizione a legarmi poco ai luoghi in cui mi trovo, pensavo di essere solo curioso, invece dopo due anni lontano da casa, lontano dai miei genitori e lontano dai miei amici, la mia voglia di restare qua a Londra è più forte oggi del giorno in cui sono arrivato; la mia non era solo voglia di fare una nuova esperienza, ma era voglia di abbandonare un sistema che non mi appartiene, un sistema in cui la corruzione dilagante (a partire dalla persona che non richiede lo scontrino e che poi pretende uno sconto dal negoziante, per arrivare fino al politico corrotto che richiede la mazzetta o favori per assegnare un appalto a questa o a quast'altra azienda) ha raggiunto tutti gli strati sociali e sta corrodendo la società.
L'Italia ha grandi potenzialità: persone volonterose cariche di iniziativa, creatività e spirito di convinvenza sociale, ma fino a quando al comando ci saranno persone che la pensano come pensa il Suo caro amico Silvio Berlusconi o come uno qualsiasi degli altri leader che si sono succeduti in tutti questi anni al controllo dei grandi partiti della sinistra Italiana, per l'Italia non c'è scampo; persone che mettono loro stessi e le proprie necessità davanti ai bisogni della nazione, persone che non hanno rispetto per le regole, che non hanno idea di cosa voglia dire usare il buon senso, che sono pronti a passare sopra a tutto e tutti pur di raggiungere il loro scopo hanno da sempre distrutto tutto quello che di buono si potesse costruire. Il suo partito non fa eccezione, anzi in questi ultimi anni si è classificato primo nella classifica della vergogna.
Per questi motivi rifiuterò la sua richiesta di amicizia.

Rimango a sua completa disposizione nel caso volesse commentare questa mia lettera, che ho intenzione di pubblicare anche nel mio blog http://ilovemuda.blogspot.com come spunto di discussione.

Grazie mille e buona giornata,
Alberto Zennaro

7 commenti:

Unknown ha detto...

Caro sig. Zennaro, comprendo le motivazioni della sua posizione, pur non condividendole. Comprendo anche il suo diniego, perchè, non vi è ombra di dubbio, che la mia disponibilità ad utilizzare dei nuovi e più aggiornati sistemi di comunicazione non è estranea alla possibilità di ricevere consensi e, o critiche dai cittadini anche nel corso della tornata elettorale. La mia esperienza politica mi ha fatto incontrare personaggi dalle caratteristiche più disparate, semplificando "buoni e cattivi" e li ho trovati indifferentemente in tutti gli schieramenti politici. Io sono un innamorato della mia città e del mio Veneto, ma posso cogliere la positività che lei attribuisce alla permanenza in terra d' Inghilterra.
Le faccio i miei più sentiti auguri.


Carlo Alberto Tesserin

http://www.tesserin.it

Unknown ha detto...

Egregio sig. Tesserin,
mi permetto di aggiungere un piccolo commento alla sua risposta che - nonostante non sia cittadino della città di Chioggia - spero lei troverà come un contributo costruttivo al nostro veneto.
A mio avviso, con la sua risposta frettolosa, semplifica un po’ troppo a “nuove tecnologie”, non tenendo conto che facebook non è un’appendice della televisione ma un mezzo di comunicazione diverso. Non solo nato, ma anche correntemente mantenuto a regole, non giuridiche ma sociali, diverse. La condivisione d’amicizia su facebook non è atta solo a seguire o ad intervenire ai suoi messaggi, idee, o percorsi politici - cosa che può fare dal suo sito web - ma bensì anche a condividere parte del privato di chi accetta sbadatamente la sua richiesta. Dico ‘sbadatamente’ perché anche lei, come altri su internet, entra confondendosi nel mucchio non identificandosi chiaramente con le intenzioni di condivisione del suo profilo.
Mi permetta inoltre di esprimerle il mio dissenso alla grigia semplificazione di “buoni e cattivi son dappertutto” che non rende giustizia a quella che invece è - o dovrebbe essere - la sua bandiera per il prossimo appuntamento elettorale: la definizione di chi è dalla parte del giusto e chi è sbagliato, secondo la sua opinione, di quelli che l’hanno votata e che la voteranno. Definizione altresì ben chiara nelle dichiarazioni del suo leader ma incolore nelle sue righe in cui troppo semplicemente non condivide il pensiero del sig. Zennaro.
Essere "polite" – all’inglese – come buona educazione insegna, è atto dovuto ma non si propone a tentativo di chiarificazione di chi è lei e di cosa ci fa in questo spazio pubblico (il blog.). Soprattutto perché siamo in campagna elettorale, mi aspetterei invece una definizione chiara che permetta a chi legge di capire chi è e cosa aspettarci da quel nome che troverà in cabina elettorale. Per permettere a tutti di propria razional coscienza di capire se e quanto lei sia buono o cattivo.
Con questo concludo dalla vicina, e allo stesso tempo – per fortuna - lontana, terra d’Austria, porgendole i miei più cordiali saluti

Luca Picello

Unknown ha detto...

Gentile Sig. Tesserin,

trovo la sua risposta alla lettera del Sig. Zennaro non coerente coi contenuti. Le viene criticato il fatto che richiede un contatto in Facebook alla vigilia delle elezioni e lei parla di "disponibilità ad usare tecnologie". Le viene criticato il partito di appartenenza e la generale aderenza a un sistema e non risponde su questo. La storia dei "buoni e cattivi" fa eco a una dietrologia a dir poco manipolativa su come lei vuole impostare la discussione politica e ancora non risponde alla critica sulla corruzione. Lei è "buono" o "cattivo"? Dipende da chi lo dice o da chi corrompe? Noi ( e cito tutte e tre le persone che conosco, Sig. Zennaro, Sig. Picello ed io, Sig. Trolese) siamo altrettanto innamorati della città e del Veneto in quanto vi siamo cresciuti. Ma non ci sogneremmo di rappresentare un partito di corruzione di fronte ad altre persone. E' l'amore che le da la forza di farlo?

Giovanni Trolese

Alex R. ha detto...

Mi sa che tutto quello che si sta dicendo è inutile... Verissimo e corretto, ma inutile.
Quello che si sta facendo a livello politico è essere generici, semplificare e non entrare negli argomenti rimanendo vaghi, minimizzare ogni cosa, normalizzare quello che si fa' con espresioni "tanto è così dappertutto", "tanto i cattivi sono anche di la", "tanto la crisi c'è dappertutto"... A volte, peggio ancora, si prendono gli esempi peggiori per giustificare le cose sbagliate che si hanno, tipo "ma quelli stanno peggio di noi", "ma quello ha rubato di più", e via così.
Questo modo di fare è scorretto per mille motivi, ma ha uno scopo ben definito: attirare i consensi della maggioranza delle persone.
Ormai la massa ragiona allo stesso modo (hanno portato loro le persone a questo livello ovviamente, e ora che anche l'istruzione viene tagliata immaginiamoci i risultati nelle generazioni future) e loro lo sanno bene, quindi visto che il loro scopo è ottenere consensi, non essere corretti, quale strada percorreranno mai?
Un ulteriore esempio l'ho appena avuto, 10 minuti fa... stavo parlando con una collega.
Te proponi un discorso, tipo "come mai la TAV qui costa 3 volte che in Francia?" e la risposta è "la corruzione c'è dappertutto ma almeno li la fanno"... il fatto che costa 3 volte tanto non fa' riflettere, eppure è il problema principale.
Altro esempio? Intercettazione... hai paura fissa degli stupratori, degli assassini, che beccano al 99% con quel metodo, beccano politici che fanno disastri e la tua preoccupazione qual'è? Che si spendono soldi per intercettare e che c'è la privacy... Del fatto che si sia beccato qualcosa che non va non importa.
Un altro ancora? Le auto blu... in Italia ce ne sono 640 mila, la seconda nazione in classifica sul numero di auto blu sono gli USA che ne hanno 70 mila, quasi 10 volte meno... e la sua preoccupazione qualè? che le vogliono cambiare comprando le punto per risparmiare... non pensa al motivo per cui qui ne servano 640 mila...
E sono solo 3 esempi di una persona generica, ne avrei migliaia... E penso di aver spiegato tutto credo

Unknown ha detto...

Alex,
non sono d'accordo. Coscienza e informazione sono importanti. Diffusione dell'informazione e condivisione altrettanto. L'opinione della "massa" come la chiami tu, è formata dall'agenda setting di chi la imposta e POSSIEDE ad oggi i mezzi di comunicazione. Che facciamo? Rinunciamo a parlarne? Non credo. Parliamone, parliamone, parliamone. Blogghiamo,Facebookiamo, Linkiamo, fotografiamo, scriviamo, commentiamo, combattiamo. E' un diritto che deve essere espresso. E ne ha assolutamente il senso.
Giovanni Trolese

Alex R. ha detto...

Non mi sono spiegato bene, scusami Giovanni.
Concordo nel divulgare l'informazione, quella vera, e ci mancherebbe altro!
Non mi stancherò mai di parlare con le persone, di esprimere le mie opinioni e di raccogliere quelle degli altri quando sento che possono farmi crescere, e di supportare chi secondo me ha bisogno di essere supportato. Pensa anche a mezzora fa che parlavo con la collega.. chi me lo fa' fare? Io almeno cerco di informare, una persona che non sapeva nemmeno chi è Minzolini, per dirti...
Quello che volevo fare nel mio commento invece era spiegare il motivo per cui (A MIO AVVISO) il sig. Tesserin si è espresso in quel modo, che alla fine (sempre A MIO AVVISO) non risponde al problema che gli è stato posto e sembra un tentativo di non lasciare nessuno scontento e non far riflettere.
E lo volevo fare dicendo che prendendo la maggioranza delle persone (ovvero quello che interessa per prendere i voti alla fine) mi sono reso conto che per quanto tu cerchi di dare degli stimoli per far pensare la gente che magari non è informata, è ormai proprio plasmata per ragionare in modo superficiale e qualunquistico ("tutti sono così" è la risposta che mi sento il più delel volte a giustificare qualcosa).
A questo punto ritengo che si spieghi il modo di fare che hanno molti politici per attirare appunto consensi: il metodo segue di pari passo il risultato.
Che poi loro abbiano agito prima per fare in modo che le persone siano così è palese, perchè altrimenti avrebbero dovuto ottenere consensi in modo differente (dimostrare dei risultati ad esempio) ma, per gli scopi che hanno, ciò non sarebbe stato possibile.

Unknown ha detto...

Oggi viviamo più che mai in un'era di sacralizzazione della democrazia. Ma, mentre celebra i suoi trionfi, la democrazia è soggetta a così forti motivi di deterioramento da indurre a domandarsi se, sotto l'apparenza, non si celi una realtà che ne contraddice i principi e i presupposti istituzionali e sociali. Fatto è che le istituzioni degli Stati nazionali e la tradizionale divisione dei poteri non sono più in grado, come mostrato dagli eventi che hanno provocato la grande crisi economica del 2008, di regolare e controllare le decisioni dei centri di potere "irresponsabili" che presiedono alla produzione e all'allocazione delle risorse materiali, influiscono in maniera determinante sulla politica degli Stati, plasmano l'opinione pubblica, condizionano pesantemente i processi elettorali. Dopo aver indicato i tratti costitutivi delle varie forme di democrazia, l'autore si sofferma in particolare su tre tipi di regimi: il regime liberale non democratico, il regime liberaldemocratico fondato sui partiti di massa e radicato negli Stati dotati di piena sovranità sul loro territorio e a "economia nazionale", il regime liberaldemocratico nell'era dell'economia globalizzata, dell'indebolimento dei partiti, dell'avvento del cittadino "video-dipendente", dello svuotamento progressivo della sovranità degli Stati.
[ http://www.ibs.it/code/9788842089834/salvadori-massimo/democrazie-senza-democrazia.html ]

Credo che una delle cose piú importanti di cui dovremmo parlare sia l'idea della "democrazia responsabile" come possibile evoluzione al sistema che oggi conosciamo. Pare che il sistema attuale sia vicino al suo limite. Lo vogliamo cambiare? Come? C'é qualcuno che propone un nuovo modello?

Luca