lunedì 31 dicembre 2007

E anche il 2007 se ne và...

Innanzitutto, esordisco dicendo che siamo arrivati a -8 nel conto alla rovescia per la mia partenza per Londra.

Allora, anche il 2007 sta finendo, ormai manca pochissimo, sono già le 16, fra 8 ore siamo nel 2008.. Stasera festeggio in Capodanno con amici a casa di Marco , siamo in 7: Io, Luca, Marco & girlfriend, Andrea & girlfriend Giustina, e un altro parzialmente incognito...
Una festina senza grosse pretese, ma sempre meglio dello scorso anno quando ho passato l'ultimo dell'anno (e molti dei giorni che gli stanno intorno sia prima che dopo), a letto con la febbre a 39.

Il menù prevede:
  • antipasto a base di tartine (incrociamo le dita);
  • un primo a base di carne (e anche qua, mi affido agli altri);
  • costesine (detti anche ossetti in alcune zone d'Italia), 3 a testa;
  • salsiccie;
  • soppressa di bufala;
  • salame di bufala;
  • mozzarella di bufala;
  • formaggi vari di bufala;
  • qualche ettolitro tra vino, acqua e birra.
A domani, con un po' di aggiornamenti, sia su come va stanotte che come si sta mettendo il mio trasferimento.

Buona fine e buon principio.

martedì 25 dicembre 2007

Tema in una clase veneta sol nadae

Tema: usando la tecnica dell'allegoria, prova a descrivere il Presepio inserendo dei personaggi dell'attualità.

Svolgimento :

Cara maestra, staga atenta: ma robe più semplici tipo "Scrivi una letera a babo natale" oppure "Pensieri vanti che vegna Natale" fa schifo? Ognimodo, cerco di impegnarmi, che poi al ricevimento no dica a mia mama che sarei bravo ma no mi applico. Dunque, siamo a Betleme.

Era la note dei tempi: Maria si trovava in stato interessante (in efeti anche a me ha sempre incuriosito l'idea di visitare lo Stato della Giordania).

Essa ebbe un putello e gli mise nome Walter: egli era indicato da tuti come il salvatore, colui che avrebe cambiato il mondo. Nacque in una capanna abbandonata: si chiamava "capanna delle libertà" e dentro no c'era più nessuno.

Infati l'ex proprietario, un ometo picolino, calvo co una siarpa rossonera di nome Silvio, aveva appena verto una nuova locanda chiamata "La locanda del popolo dele libertà" e dentro era tuto tranquillo, sensa Casini. Nella capana però c'erano Prodi e Sircana, (no ocore che specifico chi è il bue e chi l'asinelo... basta pensare alla pansa di uno e alle recie de staltro), che alitavano sul picolo Walter per scaldarlo.

Eh già, fu una infansia subito difficile. Fuori dalla capana si riunirono una fracca di persona: un pastore con poche pecore di nome Clemente che no sapeva se ndare alla capanna di Walter o alla locanda de Silvio, Emma e Marco con un gazebo di legno che rancuravano firme contro la legge del taglione e, infine, Gianfranco, Umberto e Calderoli che aspettavano il re magio nero per picchiarlo. A un certo punto il piccolo
Walter emise i primi suoni, quei piccoli Rutelli che fanno tutti i
bambini quando sono piccoli.

In lontananza avanzavano due sagome vecchie e ricurve sedute sopra a qun attro cammelli. Erano Carlo Azeglio e Oscar Luigi. Poi, quando il gruppo fu più vicino alla capanna, si vide che i cammelli erano 3 e non 4: l'altro era Giulio (ci si era confusi per via della gobba).

Nel mio presepio, però, il piccolo Walter è costretto a scappare subito dalla Palestina all'Egito par colpa del re: un certo Padoa Schioppa che ce l'aveva a morte coi bambocioni!

Questo è il mio presepio nel 2007. A me mi piace ma a mio papà no parchè dice che questo è tuta una mangiatoia!

Mmmhhh...

Buon Natale, o forse dovrei dire "Merry Christmas".

domenica 23 dicembre 2007

Accipicchiolina

Secondo post.. e già si va fuori argomento..

Ricapitolando.. mancano 16 giorni al mio trasferimento a Londra, sto vendendo il vendibile (monitor, masterizzzatore firewire esterno, casse 5.1, scooter, automobile..) per avere meno problemi possibili, con molta calma, non ho fretta.. ma ecco che la sfiga si avventa contro di me: ieri sera ho fatto un (piccolo e stupido) incidente in auto... le imprecazioni si sprecano..
In pratica, stavo andando a trovare degli amici che si sono trasferiti all'estero e che stanno passando le ferie a casa, così per fare un piccolo circolo degli emigranti :P
Mi trovavo sul "Ponte della Romea", il lungo ponte che unisce Chioggia/Sottomarina con Valli di Chioggia quando improvvisamente l'automobile che procedeva davanti di me ha inchiodato, il guidatore poi ha detto che una automobile nell'altro senso di marcia aveva invaso la sua corsia.. io non l'ho vista.. ma lasciamo stare.. io non stavo neanche procedendo troppo vicino, probabilmente ero abbastanza più veloce di lui, non ho fatto in tempo a frenare sufficientemente e mi sono "appoggiato" al dietro della automobile che mi precedeva.. ecchecazzo.. :(
Non dovrei avere fatto molti danni, si è rotto il mascherone (oggi dovrei riuscire a trovarne uno usato) e si è piegato il longherone davanti.. non mi sembra che si siano rotti gli attacchi del paraurti.. speriamo bene... ma bisognerà che la porti dal carrozziere :( Già che mi danno poco.. mi tocca anche spendere soldi per ripararla :(

Cambiando discorso, anche per farmi passare il nervoso, ho iniziato a cercare seriamente casa a Londra, ho trovato un paio di annunci che sembrano essere buoni sia per la posizione in quanto sono tutti molto vicini a Carel UK, sia per l'affitto che è intorno alle 500£/mese tutto compreso che per gli eventuali flatmate, perché sono tutti appartamenti da 2/3 persone al massimo, ho spedito email a tutti, ma non ho ancora ricevuto risposta, aspetto che passi il Natale e poi inizio a chiamare.

sabato 22 dicembre 2007

Leaving Carel Italy

Ciao a tutti,
capisco che non è un comportamento tipico da blogger, ma è una cosa che mi piace fare e penso che serva per conoscerci meglio: mi presento :) Poi magari copio e incollo anche sul profilo.

Mi chiamo Alberto Zennaro, ad oggi (22/12/2007) ho 29 anni e mi sto per trasferire a Londra.

Dopo tanti anni (troppi?) mi sto finalmente trasferendo a Londra, è un sogno che diventa realtà, finalmente riuscirò a vivere nella città più più del mondo; sono anni che voglio andarci, ma fai per pigrizia, fai per paura non ho mai avuto il coraggio di fare il grande passo.

Qualche mese fa la svolta, visto che gli anni stanno passando troppo velocemente e senza variazioni di una discreta importanza nella mia vita, ho deciso: "O si va a Londra adesso o non si va mai più".

Ho quindi iniziato a darmi una occhiata in giro per cercare di capire cosa il mercato del lavoro offrisse in terra di Albione ed ecco che un paio di mesi dopo vengo (miracolosamente) chiamato dal responsabile del personale della ditta per cui lavoro(..avo) per propormi un posto di sviluppatore software nella filiale londinese della ditta (italiana) dove lavoro adesso. Come è piccolo il mondo.

Non avete idea di come mi sentissi mentre mi sentivo dire che il mio sogno si sarebbe potuto realizzare in qualche mese e senza troppi problemi!
Non mi sembrava vero, non riuscivo a metabolizzare la notizia, non riuscivo a rendermi conto di cosa stesse succedendo..
Forse solo oggi, dopo mesi, me ne rendo conto, perché oggi siamo arrivati alla prima milestone del progettone: il mio ultimo giorno di lavoro in Italia :) almeno per qualche anno... Ho consegnato il badge e avuto in ritorno il libretto di lavoro, dopo 6 anni e mezzo, dal 4 giugno 2001.
Questo fatidico giorno di lavoro è coinciso con la chiusura aziendale prima delle feste natalizie, questo mi ha fatto risparmiare il giro per salutare i colleghi, ho sfruttato l'occasione degli auguri di Natale per salutare propriamente tutti... e poi non occorreva tanto più, d'altronde non sto lasciando l'azienza, sto solamente cambiando sede.

Sono sicuro della scelta che ho fatto! D'altronde nella vita bisogna prendere decisioni drastiche per riuscire a migliorare la propria situazione, anche mettendo in discussione quello che fino a quel momento si è creduto fosse certezza, mettendo anche a rischio quello che ci siamo costruiti... come si dice: "La fortuna aiuta gli audaci".
Il metodo "cerco di ottenere il massimo da quello che ho", secondo me, non funziona, come mi ha insegnato Radu (vi parlerò di lui in un altro post, qua mi sto già dilungando troppo) non bisogna mai essere i migliori nel proprio campo perché vuol dire restare chiusi dentro il proprio orticello senza la possibilità che qualcuno ti porti a braccetto da un'altra parte.

Adesso è ora di andare a letto, domani spero di continuare a scrivere, ho tante di quelle cose da raccontare.