giovedì 17 aprile 2008

Trip to USA

Anche se con un po' di ritardo, voglio parlare della mia esperienza della settimana scorsa negli Stati Uniti (in special modo a Washigton DC anche se sono andato in altri posti).. Cercherò di seguire l'ordine cronologico dei fatti:

7th of April: alle ore 9 circa arrivo all'aeroporto di Heathrow, è la prima volta che ci metto piede e mi accorgo che è gigantesco, forse più grande del JFK di New York, il taxi ci mette circa 15 minuti da quando entriamo nell'area aeroportuale a portarmi fino al terminal 3. Mi presento al check-in e subito ho qualche problema col mio passaporto italiano che, facendo parte di una serie di passaporti rilasciati dall'ottobre 2005 all'ottobre 2006 è poco conosciuto dalle operatrici inglesi, ma il problema viene risolto subito, la cosa strana che mi succede dopo è che l'operatrice della United Airlines mi dice letteralmente: "They are playing with your flight", il che mi lascia perplesso, quindi va a chidere informazioni, e dopo un po' torna facendomi questa proposta: "se lascia il suo posto sull'aereo le verranno dati 1000$, e il suo biglietto verrà spostato su un volo successivo" (da notare che il volo NON era costato 1000$, in pratica mi stavano pagando per viaggiare con loro :P), a questo punto ho chiesto su quale volo e l'operatrice mi ha spiegato che poteva essere sul volo delle 12 (un'ora dopo il mio), su quello delle 16.20 o su quello del giorno dopo, senza darmi nessuna speranza su quale dei tre, a questo punto ho preferito prendere il volo delle 11 che avevo prenotato (un po' a malincuore sinceramente). Tralascio un po' di particolari e il volo e, dopo 7h e 21m, arrivo a Washington DC.. Faccio una piccola parentesi per chi non lo sapesse, quando si va negli Stati Uniti bisogna compilare in aereo un modulo verde che ti fa da Visto (e uno bianco per la dogana, ma è poco importante), per poi consegnarlo all'ufficiale incaricato all'immigrazione; tutti devono fare questa trafila, a parte ovviamente i cittadini Americani.. provate ad immaginare che razza di file si trovano all'immigrazione.. io ci ho messo due ore per effettivi 15 secondi di controllo. Fuori dall'aeroporto, c'è Ron di Carel USA che mi aspetta per andare a Rockville, a una 30ina di miglia dall'aeroporto, è la prima tappa del viaggio, città dove si trova la "Richard Montgomery High School", dove si trova l'impianto che stava dando problemi. L'albergo è un Crown Plaza Hotel, niente di particolare sinceramente, la stanza è buona, ma la gente che ci lavora mi sembrava poco professionale, sinceramente non all'altezza della fama della catena. La sera ceniamo in una steak house vicino all'hotel.. anche se il posto era pubblicizzato come canadese, a me il locale sembrava molto americano, con alberi e teste di cervo attaccate al muro parlanti e pesci che saltavano, in compenso abbiamo mangiato molto bene.
8th of April: Alzataccia alle 7, doccia e via a fare colazione; nella breakfast room incontro Coleman che lavora per Polarsoft, l'azienda americana che ci supporta per lo sviluppo del software di BACnet e iniziamo subito a conoscerci, è una simpatica persona, molto intelligente e socievole. Ron ci raggiunge e quindi andiamo alla scuola. Il posto è grandioso e la scuola è nuovissima, ben distante dagli standard di scuola a cui sono abituato (magari l'istruzione pubblica in Italia funzionasse bene quanto il sistema sanitario che tutto il mondo ci invidia), passiamo la giornata nel sottotetto accanto ad una macchina, ma ho avuto lo stesso il tempo di vedere un po' in giro.. l'aula computer, con annessa libreria, è grande come la palestra di una scuola italiana, nella scuola di musica c'era un concerto con violini, trombe, clarinetti, pianoforte, tutto suonato dagli scolari.. incuriosito chiesi ai due americani che erano con me se è normale vedere cose del genere in una high school e loro mi rispondono: "ma perchè, non è così in Italia? Non si fanno attività extracurricolari?" Io ho risposto, portando il caso della scuola di musica, che in italia ti insegnano a suonare il flauto dritto e a malapena leggere il pentagramma. Finito il lavoro alla scuola, siamo tornati all'albergo, fatti una doccia e siamo andati a cenare in un locale in cui il cibo non era granché, ma per qualche motivo, ai miei due colleghi americani, sembrava andare parecchio a genio.. tornati all'albergo, Ron mi dice che l'indomani sarebbe dovuto tornare a scuola molto presto per un meeting e che quindi potevo dormire fino alle 9. Olè.

Per quanto riguarda gli altri giorni che sono rimasto in USA, è meglio che rimando al prossimo post, che sennò la gente si annoia a leggere quello che scrivo.

P.S. Ho un bel po' di foto, appena ho tempo scelgo le migliori e le metto da qualche parte.

2 commenti:

Alex R. ha detto...

Dai, scrivi anche il secondo post :) non mi stavo per niente annoiando, anzi!
Ma davvero ci invidiano così tanto il sistema sanitario? Per carità, forse è una delle poche cose che vanno benino... ma alla fine sai benissimo che molte cose se non le fai privatamente (dentro l'ospedale poi tra l'altro...) non le farai mai con la mutua. Beh, è curioso però :)

Unknown ha detto...

In Austria ci sono gli ospedali ma servono solo per i primi controlli.
Poi ci sono i medici specialisti che sono tutti privati. Tempo di lista di attesa massimo 2 settimane. Se la cosa e' urgente e' ovvio che si fä prima.
Costo? Zero. Tutto mutuato.
Compreso il dentista...
Ah.. oltre ai tempi il servizio e' buono e direi fin ora decisamente superiore a quello Italiano (gentili e cortesi. e competenti).
Ovviamente poi ci sono anche le teste di c..o che fanno perdere giornate ad andare avanti e indietro ma una volta capito come funziona li eviti.